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Mimma Alessandra

Recensione a cura di
Antonio Saporito
(Gallerista - Palermo)

Antonio Saporito
(Palermo 2006)


Magma cromatico. Denso. Luminoso. Caldo. Affascinano queste cromie affabulatrici di un immaginario pregno di atmosfere mediterranee.
In Alessandra il colore "scivola" sulla tela, accarezzata dalla spatola, come un fiume denso, quasi lava su un declivio etneo. L'onda prende forma e spessore nei cieli; i colori brillano in una poetica delicata che non prepondera la razionalità e la padronanza della tecnica e del pensiero ma in essi si fonde.
Percorsi da ininterrotte teorie di onde del pensiero, astratte seppur concrete come stratificazioni geologiche, le immagini, nel loro movimento sinusoidale, respirano. E pur apparentemente immobili, volte a fissare sulla pellicola mnemonica stati d'animo, sensazioni legate al territorio, sincretizzano con rinnovata modernità un topos fortemente siciliano: un "divenire" dove il costante mutamento riconduce a situazioni analoghe.
È la nostra storia. È il carattere di quest'isola: forza, temperamento, permeabilità concettuale. Roccia, fuoco e onda. È la pittura di Alessandra.