Mimma Alessandra

Catalogo dell'Arte Moderna
Gli artisti italiani dal primo novecento ad oggi 

Numero 51

Editoriale Giorgio Mondadori

Pubblicazione a Pag. 10 e 11
della sezione dedicata alla 56a Biennale di Venezia
(Padiglione Nazionale Guatemala)


Pagine del catalogo

Copertina

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Pag. 10

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Pag. 11

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MIMMA ALESSANDRA E I SUOI PERCORSI ESISTENZIALI

Percorsi Esistenziali è il titolo dell'opera realizzata in acrilico su tela, con la decodificazione del linguaggio verbale in forme essenzialmente piatte, che concorrono alla formazione di vortici sospesi in uno spazio apparentemente indefinito e illimitato. L'assoluta padronanza della struttura comporta una libertà senza pari. Le sue vorticose pennellate determinano un dinamismo post-futurista e post-cubista. L'atto di recuperare un elemento iconografico come la spirale rappresenta un punto di diretta comunicazione con lo spettatore, che entra nel percorso e si incammina così verso la sua destinazione finale, dove il centro diventa il nucleo del suo Essere. La spirale, prima di essere definita matematicamente come curva, è stata un simbolo antico che ha ispirato una notevole produzione di tipo artistico, iconico, magico-simbolico e letterario. Elementi spiraliformi venivano utilizzati per decorare gli antichi corredi funebri, simboli del passaggio dalla vita alla morte; si pensi poi al significato di rinascita della spirale, identificata nel Paradiso e nella salvezza attraverso Cristo. Nell'opera Mimma Alessandra percorre un labirinto tortuoso attraverso cui è possibile raggiungere la meta finale posta al centro, un percorso ascensionale di portata universale finalizzato a raggiungere la propria rinascita e la piena coscienza di sé. (testo critico di Annalisa Fanti)


DA SWEET DEATH A SWEET LIFE
Nuove proposte per un'estetica paradisiaca

II duemila sarà l'epoca della dolcezza, diversa dalla rabbia novecentesca delle avanguardie furenti, iconoclaste e tristi. L'estetica, dopo il suo ingorgo e dopo il suo tilt, tornerà a carezzare il gusto delle persone. L'artista amerà l'osservatore e ovatterà, nelle opere, il pubblico donando Bellezza e quiete. Il Duemila sarà la primavera freschissima e tiepida dopo la glaciazione infuocata del XX secolo... dall'ecomostro popolare nascerà l'Estetica Paradisiaca, sorgerà una Urbanistica morbida che saprà fondere classicismo e natura, dall'Arte nascerà la Natura e la prima sarà il rifugio delle pacifiche anime quiete e non il ricovero delle psicosi e del revanscismo. Dopo la crisi e la conseguente estetica in Tilt tornerà l'ordine con l'Estetica Paradisiaca. Essa sarà un fatto generazionale e non un'avanguardia, sarà una spontanea risposta contro le teorie asfissianti... incarnerà l'idea di un arte sociale, di fratellanza e comunione, sarà imbevuta di misticismo e languore, di lavorio e bellezza. Nelle incontaminate alture innevate di Luce avrà sede la Confraternita Paradisiaca, gli artisti silenti e operosi officeranno il loro mestiere con la fedeltà dell'ape, nutrendosi loro stessi di ambrosia. Da Sweet Death si passerà a Sweet Life in cui le maestranze libereranno la loro immaginazione e regaleranno a tutti "Epifanie di Bellezza". (Daniele Radini Tedeschi)