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Mimma Alessandra

2006

Mostra personale di pittura e grafica

"Sotto i cieli di Alessandra"

Galleria "Garage" - EIDOS

Piazzetta Resuttano 2

Palermo 

Dal 27 ottobre al 16 dicembre 2006

Curatore: Antonio Saporito

 


Opuscolo

Locandina


 

Allestimento della mostra

Sala espositiva

 

Sala espositiva

 

Sala espositiva

 

Sala espositiva

 


 

Inaugurazione della mostra

Sala espositiva

 

Sala espositiva

 

Sala espositiva

 

Sala espositiva
Anna Maria Ruta
(Critico d'arte - Palermo)

 


Magma cromatico. Denso. Luminoso. Caldo. Affascinano queste cromie affabulatrici di un immaginario pregno di atmosfere mediterranee.
In Alessandra il colore "scivola" sulla tela, accarezzata dalla spatola, come un fiume denso, quasi lava su un declivio etneo. L'onda prende forma e spessore nei cieli; i colori brillano in una poetica delicata che non prepondera la razionalità e la padronanza della tecnica e del pensiero ma in essi si fonde.
Percorsi da ininterrotte teorie di onde del pensiero, astratte seppur concrete come stratificazioni geologiche, le immagini, nel loro movimento sinusoidale, respirano. E pur apparentemente immobili, volte a fissare sulla pellicola mnemonica stati d'animo, sensazioni legate al territorio, sincretizzano con rinnovata modernità un topos fortemente siciliano: un "divenire" dove il costante mutamento riconduce a situazioni analoghe.
È la nostra storia. È il carattere di quest'isola: forza, temperamento, permeabilità concettuale. Roccia, fuoco e onda. È la pittura di Alessandra.

Antonio Saporito

 


Una costante scommessa con se stessa quella di Alessandra Minima, non comune a pittori che hanno già percorso un loro iter esplorativo e che sono già avanti negli anni, ma Alessandra da questo sembra essere quasi stimolata a continuare a sperimentare, a cercare di dare il meglio di sé cimentandosi con forme e segni sempre diversi, che da una quieta rappresentazione, per così dire tradizionale, della natura e del paesaggio siciliano pervengono prima a rappresentazioni informali di stati d'animo e quindi a immagini geometriche mosse dal colore, ma di pura astrazione.
L'uso della spatola nei paesaggi con tocchi rapidi e minuti di materia le consente di infondere dinamismo e volume a onde marine, vele, cieli, terra, in cui il sovrapporsi dei blu quasi cobalto, predominanti, ai gialli, rossi, marroni, cromie tutte che aggrediscono l'occhio, dà vita ad una rappresentazione, che, se affonda le proprie radici nel reale, di fatto è il risultato del lavorio del suo immaginario. Un immaginario che tenta con forza di liberarsi della figuratività, per dar spazio, nell'interno iconografico, a frammenti di predominio del solo colore e della sola linea tout court. Da qui l'impegno sulle onde e vortici del pensiero raffigurazioni spiraliche di involuti moti della mente, di tortuosi ondeggiamenti dell'animo, in cui le identità e le certezze affogano smarrendosi. Le onde poi, fatte di solo colore e di tonalità omogenee, pur pervenendo dall'agitato universo marino, sono ormai pure forme simboliche proprio di una condizione umana e artistica sempre in movimento e in divenire, e negli ultimi esiti di questo incessante cercare approdano alla geometria, alle linee tracciate con il nero ma ravvivate dalle solite intense cromie, che sembrano dare avviso quasi di un porto raggiunto, di una meta conquistata, se non fosse che l'intreccio delle linee è reticolato, ingabbiato, quasi una barriera di prigione, la prigione dell'idea che ancora non si realizza come vorrebbe, del conflitto con la materia sorda, che fino alla fine è cruccio, la lotta incessante che ogni artista combatte con se stesso e con le incertezze della propria abilità.

Anna Maria Ruta


Opere esposte: 62

28 ( Olio su tela )
34 ( Acrilico su cartoncino )