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Mimma Alessandra |
2005
Mostra collettiva di pittura a tema
VII Centenario della morte di S. Nicola da Tolentino 1305 - 2005
Ordine degli Agostiniani Scalzi
Galleria Gesù e Maria
Via del Corso, 45 Roma
Inaugurazione: 11 settembre 2005 ore 19:00
Opera esposta
"Santuario Basilica S. Nicola (Tolentino)"
Olio su tela, cm. 50 x 70
Opuscolo
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Per parlare al mondo d'oggi e trasmettere messaggi percepibili in modo efficace il linguaggio più adeguato è la pittura che, nel contesto di una sensibilità profondamente mutata, si esprime secondo canoni, gusti e tecniche maggiormente eloquenti all'animo dell'uomo contemporaneo.
Qualsiasi espressione artistica, al dì là del godimento estetico, riscontra successo se è in grado dì cogliere l'attenzione, di comunicare suggestioni e di suscitare provocazioni nel mondo interiore di chi è raggiunto da questa forma di linguaggio più coinvolgente e immediato.
L'Ordine degli Agostiniani Scalzi facendosi promotore di una mostra di pittura contemporanea nella ricorrenza del
VII Centenario della morte di S. Nicola da Tolentino intende raggiungere la mente e il cuore di chi vive in una società tormentata e dubbiosa sul futuro per offrirgli, attraverso il linguaggio dell'arte pittorica, il chiaro messaggio di speranza, dì forte richiamo ai valori dello spirito e della promozione umana, che S. Nicola da Tolentino ha vissuto e trasmesso con la sua vita contemplativa e la sua carità operosa.
P. Luigi
Pingelli
Priore Generale O.A.D.
Lilium virginitatis
La
storia iconografica ha il suo emblema nella Sacra Sindone: su quel Volto sì è
fermato il tempo. Ma la vera icona nasce con Veronica nel cui lino si impressero
le sembianze di Colui che le volle espandere con urgenza per lasciarle intatte
nella memoria di quanti, alla sua sequela, le avrebbero custodite con amore.
Con la stessa urgenza da settecento anni viene raffigurato il volto dì S.
Nicola da Tolentino, capolavoro dello Spirito e vanto dell'Ordine Agostiniano.
L'Arte contemporanea, risalendo alle origini, trasfonde in simbologie i miracoli
e i carismi dell'uomo della carità: il pane dei poveri ha lo stesso fascino del
lilium virginitatis, nel cui segreto è racchiuso il mistero della
santità.
Osservando la lampada interiore, gli artisti si sono aperti un varco, nella
vastità iconografica, per depositare ai piedi del Santo i simboli della loro
fermezza: sono le pietre vive dell'edificio per il quale la Città di Dio ha un
messaggio segreto: il segno della speranza! Essi, evocando gli angeli, hanno
fatto sorgere i profili del mistico, del taumaturgo, del consolatore degli afflitti,
dell'adoratore dell'Ostia, dell'imitatore di Cristo, del confidente della
Vergine. Sono penetrati nello scrigno misterioso della memoria, dove la santità
incontra la divinità, e tutto diviene palese, si apre, come il lilium
virginitatis, per contenere il candore dei giusti. Gli Artisti, evocando
l'amore, si sono introdotti nel sacro circuito delle misericordia e hanno visto
Dio imprimere la sua immagine sul volto dell'umanità. Sì, gli Artisti hanno
evocato l'amore e hanno vinto. Siano benedetti dalla loro stessa opera.
Maria Teresa Palitta
Artisti: 20