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Mimma Alessandra |
2002
Mostra personale di pittura e grafica
"Energie separate"
Ex Chiesa del Carmine
Taormina (Messina)
dal 2 al 14 settembre 2002
Locandina
Opuscolo
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Nata a Biancavilla (CT) e ordinaria di discipline artistiche, Mimma Alessandra
espone dal 1965 il personale emblema primario dell’universo, con frutti, fiori
ed erbe, riscuotendo l’effetto-risonanza che si addice ai cantori della
Genesi. Estasiata dinanzi al quadro multiforme (dalla montagna al lago) incarna
il fattore mediterraneo con le sue albe segrete, che esplodono nella memoria
divenendo fiamma e luce nell’incandescenza-vita dalla quale si diramano i
segreti della Creazione. La Sicilia emerge, trasfigurata dall’amore, e i
tocchi solenni del messaggio corrispondono in pienezza alla carta magna
dell’eternità: tutto è a lode di Dio che ha fatto cielo e terra. Ed ecco i
riverberi del suo amore stabilire un punto fisso nei lavori a spatola, della cui
bellezza ci siamo avvalsi per introdurre Mimma Alessandra tra i maestri
del colore. Di lei possiamo tessere le lodi essendo la sua arte un modulo
laudativo alla cui base si alterna l’onda sonora della tenacia al ritmo
sommesso della meditazione, dote necessaria perché si possa definire Arte ciò
che appare sulla tela e non è "parvenza" ma realtà immediata che
avvolge lo spettatore nel più struggente dei sogni.
Impressionismo e lirismo si fondono. Il bosco e la valle sono il
mirabile progetto che in definitiva ospita la flora; e quindi il giardino di
orchidee, le farfalle e l’oggettistica, sontuosa tra le "nature" per
le quali abbiamo coniato una nuova definizione: "energie separate", da
una parte la radice, dall’altra il seme, celato nelle corolle o nel melograno,
a sigillo di un compimento che ha avuto luogo durante la freschezza e non il
decadimento.
Sempre le "nature" (universalmente definite
"morte") offrono l’onda sonora del richiamo, unitamente alla costa
tirrenica, alla Val Gardena o al torrente alpino, retaggio della memoria,
inserito magistralmente nello stile del Sud, materico e sublime, sanguigno e
aromatizzato, conseguente all’immensità del sole e alle attese colme di
fragranze e vissute con la rapidità del suono che consente alla pittrice di
modellare (a tocchi sporgenti) panorami e petali. quasi un cantico delle
creature, risaltante e coinvolgente come un crescendo rossiniano.
Attrae la potenza delle sue tele, quasi un crogiolo che prova il
gioiello dell’orafo e lo trasmette, per il mistero dell’oltre, giacché
nulla si distrugge e tutto si trasforma, anche l’opera delle nostre mani, che
parte dall’essenza e torna ad essere essenza.
Dott.ssa
M. T. Palitta
(Critico d'arte - Roma)
Opere esposte:
102
(Olio su tela)
50
(Acrilico su cartoncino)
31
(Litografie a colori)
Numero visitatori: 3.500